Cultura Empoli

giovedì 11 Aprile 2019

Daniel Pennac a Leggenda come occasione straordinaria per riflettere sul valore dell’educazione alla lettura

L’amministrazione comunale di Empoli insieme a tutti gli organizzatori di ‘Leggenda – Festival della lettura e dell’ascolto per bambini e ragazzi’ (Biblioteca Comunale ‘Renato Fucini’, Libreria Rinascita, PromoCultura, GialloMare Minimal Teatro e Centro Studi Bruno Ciari) spiega perché Daniel Pennac è stato invitato alla fase preparatoria della kermesse culturale ‘Aspettando Leggenda’, con un appuntamento aperto a tutti giovedì 11 aprile 2019.

Daniel Pennac è uno tra i più importanti scrittori viventi a livello mondiale.

Le sue opere sono tradotte in decine e decine di lingue: a riprova della sua fama e importanza è sufficiente ricordare che alcune delle sue opere sono ritenute dalla critica letteraria mondiale fra i migliori libri di narrativa di tutti i tempi, in particolare la saga Malaussène, al pari dei Tre moschettieri di Alexandre Dumas e di Harry Potter. Inoltre nel 2013 è stato insignito della laurea ad honorem in Pedagogia dall’Università di Bologna.

Divenuto famoso per la saga Malaussène (Il Paradiso degli orchi, La fata Carabina, La Prosivendola, Signor Malaussène, La passione secondo Thérèse…) il suo saggio “Come un romanzo” è considerato a livello mondiale un punto di riferimento assoluto per tutti coloro che si occupano di promozione della lettura tra i giovani: l’opera è di fatto un “libro-guida” per insegnanti, genitori ed educatori in generale che stimola la riflessione sulle cause dell’abbandono della lettura da parte dei giovani e sui diritti del lettore.

Proprio per questo la presenza di Pennac nel contesto del Festival Leggenda (Festival della lettura e dell’ascolto per bambini e ragazzi) che ha come finalità principale stimolare e migliorare il rapporto tra giovani e lettura, costituirà un momento importante di confronto per genitori, educatori, insegnanti e cittadini tutti.

Leggenda ospiterà Daniel Pennac nel mese di Aprile nella fase preparatoria del festival denominata “Aspettando Leggenda”: la peculiarità principale di Leggenda è infatti la lunga fase di formazione degli educatori dei servizi per l’infanzia e degli insegnanti delle scuole cittadine della fascia 3-14 anni per tutto l’anno scolastico in corso.

L’incontro con Daniel Pennac rappresenta pertanto uno dei momenti di questo percorso di formazione aperto anche ai cittadini empolesi.
Riteniamo pertanto che la polemica mossa nei confronti della presenza di Pennac a Leggenda sia assolutamente artificiosa: impedire l’incontro con la nostra cittadinanza ad una figura così rappresentativa nel panorama della letteratura mondiale significherebbe privare comunità empolese di un’occasione straordinaria per riflettere sul valore dell’educazione alla lettura fino dalla primissima infanzia come strumento necessario alla crescita democratica individuale e collettiva.

Nell’intervista rilasciata da Pennac al quotidiano ‘la Repubblica’ 15 anni fa emerge chiaramente che lo scrittore non intendeva giustificare gesti criminali né tantomeno un progetto politico eversivo, quanto piuttosto difendere da intellettuale francese la dottrina Mittérand relativa al diritto di asilo messa in dubbio dall’allora Ministro della Giustizia Juppé.

Si trattava quindi di un dibattito tutto interno alla politica francese, come ha sottolineato lo stesso Pennac nell’intervista al quotidiano italiano: «Non difendo chi ha ucciso, né l’idea di omicidio. Si paga anche con l’esilio. Io sostengo una giurisprudenza che è stata creata nel 1985 da Mitterrand, ma non si può assimilarlo a una sorta di carta bianca data al crimine, in generale o in particolare. Un omicidio è un omicidio».

L’amministrazione comunale di Empoli è sempre stata profondamente avversa ad ogni gesto di violenza, terrorismo e sopraffazione e orientata allo sviluppo della coscienza democratica e della partecipazione tra i cittadini più giovani ,grazie ai percorsi di formazione che da anni si svolgono nelle scuole empolesi di cui Leggenda diventa un esempio emblematico.

Daniel-Pennac

Fonte: Ufficio Stampa

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