Sagre e Feste Certaldo

domenica 16 Settembre 2018

Calambur è donna: il cencio della IV edizione. Nella competizione un nuovo gioco riservato ai bambini

Calambur foto di gruppo

Presentato stamani in Sala Giunta il “cencio” della quarta edizione di “Calambur – La disfida dei rioni” che verrà conteso dai sei rioni certaldesi domenica 16 settembre in piazza Boccaccio. La tela, animata da un soggetto femminile, è stata dipinta da Maria Teresi che, a spiegato subito dopo, ha realizzato un palio “al femminile”, con la figura principe rappresentata nella tela da una donna con uno scudo e affiancata da un grande felino, a significare la centralità ma anche la debolezza della donna che deve essere protetta, ma al tempo stesso la determinazione e la grinta nell’andare avanti.

Calambur, ideato nel 2015 dall’Associazione Culturale Elitropia in collaborazione con il Comune di Certaldo, vede in gara sei rioni nei quali si suddivide geograficamente, anche se simbolicamente, il territorio comunale. Quest’anno i giochi saranno cinque, uno in più rispetto alle edizioni passate. La novità riguarda un gioco dedicato ai bambini: il “gioco dell’acquaiolo” (o dell’imbuto) che si aggiungerà agli altri giochi già conosciuti: “Il cuore delle dame”, “I cavalieri della sabbia”, “Il gioco del carro”, “Il gioco dei pani”.

“L’obiettivo del Calambur rimane quello di far uscire di casa le persone e coinvolgere tutti, dal bambino all’adulto – ha detto Grazia Palmieri, Presidente dell’Associazione Culturale Elitropia – siamo ancora un palio giovane, ma ogni anno diamo il massimo per migliorarci e realizzare un grande evento. Grazie anche al Comune di Certaldo senza il cui supporto non potremmo realizzare questa manifestazione”.

“Cerchiamo di consolidare la tradizione che si è creata in questi tre anni e che vede già un buon equilibrio di agonismo, collaborazione e divertimento – ha detto il direttore artistico, Riccardo Diana – il nuovo gioco, “il gioco dell’acquaiolo”, va in tal senso perche vuole coinvolgere i bambini, ovvero le nuove generazioni, ma anche le loro famiglie. Il Calambur è una grande metafora della vita: partendo dagli elementi base dei giochi come la Terra, il Carro, cioè la ruota, che rappresenta l’evoluzione; l’Amore che muove le altre cose; il Pane, l’elemento basilare per sopravvivere; e il nuovo elemento, l’Acqua, che è vita. Con gli arcani maggiori che rappresentano i contrasti di tutti i giorni ma anche l’equilibrio che si può ritrovare se il contrasto viene governato”.

“Il Calambur non è solo un gioco, ma un progetto sociale che, tramite i rioni, punta a rivitalizzare il paese e stimolare la partecipazione non solo nel giorno del palio – ha detto il Sindaco Giacomo Cucini – i Rioni si impegnano tutto l’anno nel rivitalizzare il quartiere e stimolare le persone ad uscire di casa, un modo per creare più coinvolgimento e comunità. Un coinvolgimento intorno agli eventi ma anche nel condividere le problematicità e segnalare quindi le criticità che possono esserci. Come amministrazione ci siamo dati l’obiettivo di rendere il paese più inclusivo ed accogliente. Calambur, grazie al lavoro dei rioni e di Elitropia che ringrazio per l’impegno, è un tassello importante di questa azione”.

La manifestazione si svolgerà nel pomeriggio di domenica 16 settembre a partire dalle ore 14:30 circa, quando il corteo storico muoverà da Certaldo Alto e scenderà verso la parte bassa del paese fino in piazza Boccaccio. Quì i sei rioni come nelle edizioni precedenti si disporranno secondo l’abbinamento agli Arcani Maggiori dei Tarocchi – simbologia di origine medievale che accompagna coreograficamente il Calambur – come sono stati sorteggiati stamani: Il Mulino – Il Diavolo, Il Vicario – Il Giudizio, I Cipressi – La Temperanza, La Canonica – Gli Innamorati, Le Fonti – L’Eremita, L’Alberone – Il Folle.

Poi sarà la volta dei cinque giochi, che si succederanno alternati a momenti coreografici dedicati appunto al tema medievale e alla simbologia dei tarocchi, e al termine del pomeriggio verrà aggiudicata la quarta edizione della disfida, dopo che le prime tre edizioni sono andate, nell’ordine, a Il Vicario, Le Fonti, La Canonica.

Fonte: Ufficio Stampa

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