Cultura Lucca

mercoledì 3 Gennaio 2018

Alla scoperta del Teatro di Elisa. Amante del teatro ed attrice, nel giorno del suo compleanno si parla delle sue feste a Palazzo Ducale

 

Il Teatro di Elisa a Palazzo

Alla scoperta del Teatro di Elisa a Palazzo, in occasione del compleanno della principessa. Mercoledì 3 gennaio alle 17,30 a Palazzo Ducale (Lucca, sala Rappresentanza), l’architetto Velia Gini Bartoli e la storica Monica Guarraccino presentano la “petite salle de la comédie” che Elisa Bonaparte Baciocchi volle per il suo palazzo del governo, e che Maria Luisa di Borbone “ereditò” con esso.

L’evento, a ingresso libero, rientra nelle iniziative del bicentenario dell’insediamento a Lucca della duchessa Maria Luisa di Borbone (1817-2017) sostenute dal Comune di Lucca, dalla Provincia di Lucca, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca, dall’Officina profumo-farmaceutica di Santa Maria Novella e realizzate dall’associazione “Napoleone e Elisa: da Parigi alla Toscana”.

Dopo i saluti istituzionali, Velia Gini Bartoli interverrà su “Il luogo e la sua storia”, e Monica Guarraccino su “Il teatro: trionfi di luce e spettacoli francesi”. Seguirà una visita guidata al percorso olfattivo ideato da Simonetta Giurlani Pardini ed allestito da Beatrice Speranza, “Il Naso e la Storia”, che comprende le sale del Teatro che sono oggi valorizzate, e aperte per la prima volta al pubblico, grazie alla convenzione tra la Provincia di Lucca e l’associazione “Napoleone e Elisa: da Parigi alla Toscana”.

“Nel calendario napoleonico lucchese il 3 gennaio era molto importante – spiegano le due relatrici – poiché era dedicato alle celebrazioni per la sovrana Elisa Baciocchi, nata ad Ajaccio nell’anno 1777. Secondo l’uso francese, in città venivano organizzati sontuosi festeggiamenti che trovavano nel Palazzo, e in particolare nel teatro di corte, il fulcro. Qui infatti la principessa, insieme alla sua corte, era solita interpretare pièces teatrali francesi al termine delle quali apparivano apparati effimeri realizzati con la tecnica del trasparente che trasformavano gli ambienti del Palazzo in architetture fantastiche animate dalle ombre di migliaia di lumi con il sottofondo musicale dell’orchestra di corte. La serata si chiudeva nel gran salone dove la sovrana offriva alla corte una lauta cena  con menu francese servita in raffinate porcellane e preziose argenterie provenienti da Parigi”.

Il Teatro di Elisa. Quando il 14 luglio 1805 la Principessa Elisa arrivò a Lucca, tra le priorità stabilite per la sistemazione della sua residenza a Palazzo vi fu l’allestimento di una petite salle de la comédie secondo la regola napoleonica, non scritta ma sempre vigente, del tout comme à Paris. Infatti, solo tre anni prima Napoleone aveva commissionato a Pierre-François Fontaine la realizzazione di una piccola sala da teatro al secondo piano della sua residenza di Malmaison. Le caratteristiche del piccolo teatro di Elisa erano molto simili a quelle di Parigi: stessi materiali leggeri, stessa organizzazione degli ambienti a corredo, stesso uso dei colori brillanti e dei parati dove predominavano il giallo, l’azzurro, l’oro e l’effimero “color dell’aria”. Il progetto, redatto da Giovanni Lazzarini, su precisa indicazione di Elisa si organizzava su un ampio vestibolo di ingresso a sinistra del quale una piccola scala conduceva alla Loggia pour la Cour du Prince e al Palco riservato ai sovrani. Al piano inferiore si trovava il Parterre che poteva contenere oltre 70 posti a sedere. Alla fine del Parterre la “buca” per la musica e sopraelevato di circa un metro il palcoscenico dotato di dodici quinte sceniche al quale gli artisti accedevano da una piccola scala. Lo spazio del teatro e del ridotto era rigorosamente diviso da quello utilizzato dagli attori e dagli operatori teatrali. A Lucca come a Parigi, la principessa Elisa fu protagonista nel suo stesso teatro.

Info su napoleoneeilsuotempo.wordpress.com e su www.facebook.com/napoleonidi

Il progetto “Da Parigi alla Toscana: il gusto di vivere al tempo di Napoleone e Elisa” (napoleoneeilsuotempo.wordpress.com) è nato nel 2007 sulla scia del rinnovato interesse verso il periodo napoleonico lucchese e toscano, stimolato dalle mostre e dal lavoro realizzati a partire dal 2002 dalla dottoressa Roberta Martinelli a Palazzo Ducale, e comprende iniziative che si svolgono durante tutto l’anno in diversi luoghi della Toscana (Lucca, Livorno, Elba).

In questi anni ha preso vita una lunga collezione di eventi, tra cui si ricorda la mostra che Roberta Martinelli e Velia Gini Bartoli hanno curato ed allestito al Musée de l’Armée di Parigi, dal titolo “Avec Armes et bagages. Dans un mouchoir de poche” (26 ottobre 2012 – 13 gennaio 2013; 238 oggetti esposti, con la partecipazione di 25 soggetti tra musei, biblioteche internazionali e raccolte private), nata in seguito alla mostra “Mito e Bellezza” (Lucca, 2009-2010), e che ha ispirato un nuovo filone di studi internazionali sul rapporto tra l’Imperatore e il costume.

Grazie agli studi inediti condotti in archivi italiani e francesi, recentemente è stato riportato all’aspetto originario il Palazzo dei Mulini di Portoferraio, reggia imperiale di Napoleone all’isola d’Elba, nella suddivisione degli spazi e nelle facciate che egli aveva voluto. L’intervento è oggetto del volume di Roberta Martinelli e Velia Gini Bartoli “Napoleone Imperatore, imprenditore e direttore dei lavori all’Isola d’Elba”, Gangemi 2014.

È stata presentata nel maggio 2015 all’Archivio di Stato di Lucca una preziosa scoperta tutta toscana: la cravate che l’Imperatore lasciò all’Elba, sul suo cuscino, la notte della fuga, mentre nel 2017 l’associazione ha presentato al pubblico due frammenti di tessuto ricamato del tempo di Elisa e Napoleone, di committenza principesca. Sempre del 2017 la collaborazione con il Centro studi Luigi Boccherini per un omaggio al musicista lucchese e alla sua musica per il ballo del Fandango, e la tavola rotonda in preparazione del VII Forum Consultivo degli Itinerari Culturali del Consiglio D’Europa “I Bonaparte a Lucca e in Toscana: i percorsi napoleonici fra storia, turismo ed enologia”. Del dicembre 2017 l’apertura del percorso olfattivo permanente “Il Naso e la Storia” a Palazzo Ducale.

Fonte: Ufficio Stampa

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