Spettacoli Montaione

sabato 6 Settembre 2014

Al Teatro Scipione Ammirato va in scena la “Tosca”, capolavoro pucciniano

L’associazione ORFEO InScena – Cantiere Lirico Permanente in collaborazione con  Il Comune di Montaione, è lieta di presentare  il capolavoro di G. Puccini –  “TOSCA” -, che andrà in scena sabato 6 settembre alle ore 21,15 presso il Teatro Scipione Ammirato. L’evento è inserito nel cartellone delle iniziative previste per l’Estate Montaionese 2014 .

 

Cast artistico:

Regia di Salvatore Ciulla

Interpreti

FLORIA TOSCA – Marina Fratarcangeli,

MARIO CAVARADOSSI – Giogio Casciarri,

Il BARONE SCARPIA – Carlo Morini,

CESARE ANGELOTTI – Antonio Marani,

Il SAGRESTANO – Alessandro Calamai,

SPOLETTA – Gianluca Sorrentino,

SCIARRONE – Alessandro Calamai,

Un CARCERIERE – Antonio Marani,

Un PASTORE – Francesca Mercadante,

Maestro concertatore & Pianista M° Alessandro Cavallini – Coro Laboratorio Lirico San Nicola diretto dal M° Marco Bargagna.

 

Ingresso: € 15,00 – INFO & PRENOTAZIONI: 320 4104715 – info@orfeoinscena.it

 

Per quest’opera Puccini si ispirò al dramma La Tosca di Victorien Sardou.Dopo alcuni contrasti e ripensamenti, nell’ottobre 1899 l’opera fu completata ed il 14 gennaio 1900 venne rappresentata al Teatro Costanzi di Roma. Inizialmente criticata da una parte della stampa, che si attendeva un lavoro più in linea con le due precedenti opere di Puccini, Tosca si affermò ben presto in repertorio e nel giro di tre anni fu rappresentata nei maggiori teatri lirici del mondo.

Tosca è considerata l’opera più drammatica di Puccini, ricca com’è di colpi di scena e di trovate che tengono lo spettatore in costante tensione. Il discorso musicale si evolve in modo altrettanto rapido, caratterizzato da incisi tematici brevi e taglienti, spesso costruiti su armonie dissonanti, come quella prodotta dalla successione degli accordi del tema di Scarpia che apre l’opera. La vena melodica di Puccini ha modo di emergere nei duetti tra Tosca e Mario, nonché nelle tre celebri romanze, una per atto (“Recondita armonia”, “Vissi d’arte“, “E lucevan le stelle“), che rallentano in direzione lirica la concitazione della vicenda.

L’acme drammatico è invece costituito dal secondo atto, che vede come protagonista il sadico barone Scarpia, nel quale l’orchestra pucciniana assume sonorità che anticipano l’estetica dell’espressionismo musicale tedesco.

 

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Fonte: Comune di Montaione

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