Teatro Pontedera

venerdì 21 Aprile 2017

Al Centrum Sete Sóis Sete Luas di Pontedera si suona il “canto della terra”. Sul palco un gruppo storico della world music in Italia, gli “Agricantus”

Agricantus

Agricantus

Venerdì 21 aprile il palco del Centrum Sete Sóis Sete Luas diventerà crocevia di anime, strumenti e lingue. Lo spazio sarà pervaso da suoni ancestrali e sonorità elettroniche che vedono la Sicilia come punto d’origine, punto di partenza e di apertura di nuove prospettive sonore e musicali. Artefice di questo percorso musicale meticcio sarà lo storico gruppo degli Agricantus, che vuol dire un pezzo importante della world music in Italia. Il loro percorso artistico, cominciato a Palermo nel 1979, è stato caratterizzato da una continua tensione verso la ricerca di sonorità che mescolassero la tradizione siciliana e più in generale quelle del Mediterraneo con il rock e l’elettronica, il tutto condito da una particolare cura nella scelta e nell’utilizzo degli strumenti tradizionali. Il loro percorso artistico si era però improvvisamente arrestato dopo la pubblicazione di “Habibi” nel 2005, ma a distanza di quattordici anni due dei membri fondatori del gruppo, Mario Crispi e Mario Rivera hanno deciso di riprendere il discorso interrotto, con il back album “Turnari”: tornare appunto, ri-tornare per ri-orientarsi, per mettersi in gioco. Turnari nasce dall’esigenza di convogliare nuove energie e una rinnovata linfa. Scritto e cantato in dialetto siciliano il disco è un concept sulla ciclicità del tempo. Ha 12 tracce come i mesi dell’anno e racconta di sogni (Nsunnai) e destini migranti (Cantu errami), di percezioni sottili e cambiamento (Canciari), di amore per la vita (Stu jardinu si tu) e per i propri compagni di viaggio (Nzemmula) e della linfa creativa che anima colui che immagina (Sentimentu). A Pontedera si presentano in quartetto con Giovanni Lo Cascio alle percussioni e Anita Vitale alla voce. Quattro artisti, quattro anime accomunate dal viaggio. Mario Crispi ha suonato in Nord Africa, Medio Oriente, Asia, Kenya, Stati Uniti. In Iran ha suonato con i cantori che giornalmente, per passione, si ritrovano sotto al Pol’e Kajou, Ponte Kajou, a Isfahan. Mario Rivera ha girato gran parte dei paesi del Mediterraneo, insieme ad altri musicisti, insieme alla Piccola Banda Ikona, di cui fa parte e dove anche lui ha maturato una serie di rapporti con le“musiche altre”. Giovanni Lo Cascio ha maturato invece una grande esperienza con il suo progetto degli Slum Drummers (già Juakali drummers) in Kenya a Nairobi, dove fa spesso full immersion nella cultura africana e dove ha sviluppato una sua didattica musicale per il recupero dei ragazzi provenienti dagli slums. Anita Vitale cantante di formazione jazzistica, ha sempre avuto un particolare feeling con la musica etnica e world. Ha collaborato con Mario Incudine e Antonella Ruggiero, ha suonato con l’Orchestra Etnomediterranea insieme a Hevia, e con tre icone della musica popolare italiana: Fausta Vetere, Clara Murtas e Lucilla Galeazzi. In questo progetto, timbri e strumenti elettronici, elementi che da sempre hanno fatto parte della cifra stilistica e della ricerca musicale del gruppo, lasciano più spazio al suono naturale, fatto di legni, corde, canne, pelli, tavole armoniche, voci, nella loro dimensione più pura. Il gruppo rivisita parte del suo repertorio in chiave “essenziale” e, muovendosi tra sonorità arcaiche, acustiche e di musica d’autore, ne esalta la magia dei suoni, delle melodie e dell’aria che vibra.

Il concerto inizierà alle 22:00, ma prima il Centrum Sete Sóis Sete Luas presenterà la mostra “Paradisus” dell’artista brasiliano Sergio Helle, che realizzerà una residenza artistica proprio negli spazi del Centrum nei giorni 20 e 21 aprile, offrendo un laboratorio d’arte gratuito a studenti e adulti. Il pittore, incisore e designer Sérgio Helle vive e lavora a Fortaleza (Ceará). Nel 1988 ha realizzato la sua prima mostra individuale e da allora conta già molte collettive in Brasile e all’estero. È stato uno dei primi artisti del Ceará a usare il computer come strumento artistico, É stato definito un artista della post-modernità. Come un chirurgo contemporaneo ricorre a strumenti tecnologici per elaborare e costruire le immagini trasformandole in pure opere d’arte. Dipinge con pigmenti o pixels. Nelle sue opere si possono cogliere frammenti classici, barocchi e moderni che compongono un eclettico mosaico, in un interessante miscuglio estetico.

Il Centrum Sete Sóis Sete Luas di Pontedera con questa ennesima iniziativa si conferma luogo di cultura e di incontri. Una casa dalle mille finestre!

Venerdì, 21 aprile, ore 22:00

Inaugurazione della mostra “Paradisus” con la presenza dell’artista Sergio Helle (Brasile)

A seguire, concerto degli AGRICANTUS (Sicilia)

Centrum Sete Sóis Sete Luas

Viale R. Piaggio, 82

Pontedera

Info e contatti: tel 0587.731532, mail: info@7sois.org

Fonte: Ufficio Stampa

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