Sagre e Feste Borgo San Lorenzo

da lunedì 5 Marzo 2018 a lunedì 12 Marzo 2018

8 marzo: non solo mimose eventi per la giornata internazionale della Donna

8 Marzo non solo mimose

Non solo mimose e non solo 8 Marzo a Borgo San Lorenzo. In questo 2018 gli eventi per la “Giornata Internazionale della Donna” si snoderanno lungo una serie di appuntamenti che inizieranno il 5 Marzo quando nell’atrio del Palazzo Comunale sarà collocata l’opera di Elisa Marianini “La voce della Conchiglia” dedicata ad Alfonsina Storni, che resterà visibile in Comune fino al 10 Marzo.

Il 6 Marzo dalle 9 in piazza del Popolo il mercatino per Artemisia, il 7 la cena al Centro d’Incontro e il giorno seguente la partecipazione al corteo organizzato a Firenze proprio in occasione dell’8 Marzo, dalle ore 17 ritrovo in piazza SS Annunziata per adesione al corteo che partirà alle 18:00 ed arriverà in P.zza S. Spirito attraversando luoghi significativi.

Due gli appuntamenti importanti nei giorni successivi: il 10 Marzo alle 17,00 presso l’atelier dell’Artista Elisa Marianini in occasione della chiusura della mostra “L’altra metà del cielo” che raccoglie trenta opere eseguite nel corso di venti anni, tutte accomunate da una riflessione sulla donna; per chiudere il 12 Marzo alle 20.30 al Teatro Giotto in occasione dello spettacolo della stagione teatrale.

Un caleidoscopio di eventi per ricordare come dal 1922 in Italia l’8 Marzo si celebra la “Giornata internazionale della donna”, una ricorrenza per non dimenticare da un lato le conquiste che la donna ha ottenuto nel tempo in molti campi, le forme di emancipazione, i traguardi raggiunti, dall’altro le molte discriminazioni e le violenze subite e quelle che ancora oggi vengono perpetrate in troppe parti del mondo. Iniziative per stare insieme, per riflettere e per continuare a guardare avanti.

NOTA DELL’ARTISTA ELISA MARIANINI SULL’OPERA “LA VOCE DELLA CONCHIGLIA”
In questo dipinto ho voluto ricordare Alfonsina Storni, una poetessa originaria del Canton Ticino trasferitasi con la famiglia in Argentina all’età di quattro anni, morta suicida nel Mar del Plata. Durante i primi decenni del secolo scorso essa è stata il simbolo della donna moderna unendo al desiderio di tenerezza la rivendicazione di valori di libertà rifiutando il vincolo di subalternità nei confronti dell’uomo. Nella sua poesia il sogno si contrappone alla realtà di tutti i giorni, al suo grigiore e al suo vuoto.

In molte poesie Alfonsina Storni aveva parlato della morte nel mare – Frente al mar (1919), Un cementerio que mira al mar (1920), Alta mar (1934) -, visto come casa-tomba, come un fluido luogo di quiete infinita, da contrapporre alla pesantezza della terra: luogo di lotta quotidiana, e di pena.
Il percorso comincia da sinistra e segna l’incedere di Alfonsina verso il mare: dopo un iniziale slancio c’è un momento di sospensione dove poi comincia un lento ripiegamento su se stessa che culmina nell’immedesimazione totale con la natura. Essa si trasforma in conchiglia simbolo di elevazione, di rinascita e di fertilità di pensieri. La meta per tutti è incontrare se stessi in fondo al proprio cuore. La conchiglia è infondo anche il simbolo dell’accogliere, del lasciar fluire, essa infatti accoglie il mare senza trattenerlo, così noi dovremmo lasciar fluire la vita senza però cercare di fermarla, dovremmo far vivere i nostri sogni per vincere la solitudine e la sconfitta.

Fonte: Ufficio Stampa

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